L’ecografia bidimensionale consente spesso di sospettare la presenza di malformazioni uterine, tuttavia tale esame spesso non riesce a determinare il tipo di malformazione uterina perché non riesce a fornire informazioni dettagliate sulle caratteristiche del fondo uterino.
L’ecografia 3D consente di acquisire e analizzare un “volume di immagini” e di rielaborarlo. Tale esame è molto accurato nella diagnosi e classificazione della malformazioni uterine, fra le quali l’utero bicorne, l’utero setto (completo o parziale), l’utero unicorne e l’utero a sella. L’accuratezza diagnostica dell’ecografia 3D è sovrapponibile a quella della risonanza magnetica. La corretta diagnosi delle malformazioni uterine (1) è indispensabile per programmare il trattamento chirurgico qualora siano indicato. Noi abbiamo utilizzato l’ecografia 3D anche durante gli interventi chirurgici per il trattamento delle malformazioni uterine con l’obiettivo di migliorare i risultati della chirurgia (2)
Ulteriori approfondimenti
1. Grimbizis GF, Gordts S, Di Spiezio Sardo A, Brucker S, De Angelis C, Gergolet M, Li TC, Tanos V, Brölmann H, Gianaroli L, Campo R. The ESHRE/ESGE consensus on the classification of female genital tract congenital anomalies. Hum Reprod 2013;28:2032-44.
Link: http://humrep.oxfordjournals.org/content/28/8/2032.long
2. Ghirardi V, Bizzarri N, Remorgida V, Venturini PL, Ferrero S. Intraoperative Transrectal Ultrasonography for Hysteroscopic Metroplasty: Feasibility and Safety. J Minim Invasive Gynecol 2015;22:884-8.
Link: http://www.jmig.org/article/S1553-4650(15)00269-1/abstract