L’isteroscopia è una tecnica diagnostica ginecologica che permette all’operatore di visualizzare: la vagina, il canale cervicale, la cavità uterina. Inoltre, in casi selezionati, tale esame permette l’asportazione o correzione di patologie delle cavità uterina (polipi, miomi, resezione di setti e sinechie, biopsie mirate) .
Le indicazioni all’esecuzione dell’isteroscopia sono:
– diagnosi dei sanguinamenti uterini anomali
– polipi endometriali
– miomi uterini sottomucosi
– anomalie uterine (sinechie)
– malformazioni uterine (setti)
– biopsie mirate endometriali
– infertilità
– rimozione di spirali contraccettive intrauterine dislocate.
Le controindicazioni all’esecuzione dell’isteroscopia sono:
– gravidanza in atto
– infezioni pelviche
– carcinoma invasivo della cervice uterina
– sanguinamento endometriale in atto
La tecnica – L’isteroscopio è uno strumento rigido del diametro di 3-4 mm, contenente un sistema di lenti e fibre ottiche al suo interno che permettono di osservare direttamente la cavità uterina. L’esecuzione dell’isteroscopia in regime ambulatoriale non prevede l’utilizzo dell’anestesia e nessuna preparazione particolare se non l’assenza del sanguinamento in atto e l’esclusione di una gravidanza; nella maggioranza dei casi si riesce a terminare tale procedura senza causare grossi fastidi alle pazienti (l’insuccesso è stimato in circa il 2% dei casi e occorre soprattutto in donne anziane con atrofia delle vie genitali). La paziente assume la posizione di una normale visita ginecologica, si procede all’introduzione dell’isteroscopio a livello vaginale. Previa distensione della cavità uterina mediante soluzione fisiologica, si ispezionano la vagina, il collo uterino, il canale cervicale, la cavità uterina e gli osti tubarici. L’isteroscopia consente di osservare direttamente le condizioni della cavità uterina, valutandone l’aspetto e l’eventuale presenza di lesioni al suo interno; essa permette inoltre eseguire campionamenti bioptici dell’endometrio, asportare polipi endometriali e piccoli miomi uterini submucosi evitando di sottoporre la paziente a intervento chirurgico.
La durata dell’esame è di circa 10-15 minuti, al termine del quale la paziente può riprendere le sue normali attività (piccoli sanguinamenti e lieve dolore pelvico possono persistere al termine dell’esame).
Le complicanze che possono verificarsi sono:
– reazione vagale (causata dalla distensione del canale cervicale, si manifesta con rallentamento del battito cardiaco e abbassamento pressorio, che si risolve in genere spontaneamente nel giro di poco tempo)
– perforazione uterina (evento molto raro)